venerdì 14 dicembre 2007

ODIO IL GIOVEDI'

O forse no, nel senso che superato il giovedì si potrebbe dire che inizia la discesa del week end. Ma passarlo indenni è sempre un'impresa.
La mattina solitamente scorre via leggera, ma nel primo pomeriggio iniziano le avvisaglie della tragedia. In ufficio arrivano i "cumanda" e magicamente il mio capo assume le sembianze di uno zerbino, disposto a sacrificare uno dei figli se richiesto. La ragione lascia lo spazio all'adorazione, l'aria si inzuppa del profumo che hanno quasi tutti i politici: "Ipocrisia, per il deputato che non deve chiedere mai".
Sarà che sono (relativamente) giovane e ho ancora una sottospecie di morale a cui rendere conto, ma quando sento certi discorsi inizia a salire la bile e mi chiedo cosa ci faccia ancora in questo posto di merda.
Poi piano piano ci penso e capisco che, come si suol dire "tutto il mondo è paese". Non è il mio ufficio popolato da stronzi, ma è una malattia che sta contaggiando tutto il mondo.
Infatti superato il pomeriggio dove la realtà riesce di gran lunga a superare la fantasia, mi dirigo verso casa, e appena esco dal parcheggio mi chiedo perchè anzichè una macchina non mi sia comprato un carroarmato.
Alla guida delle loro auto gli esseri umani danno il meglio di loro stessi. Non appena il numero degli automezzi, che nello stesso istante percorrono l'identico tratto di strada, è uguale o superiore a due, l'imperativo è: rompere i coglioni!
Spesso ci penso e sono giunto alla conclusione che fare gli arroganti alla guida, protetti dall'anonimato della tua macchina da alla gente quella sensazione di potere che ci fa sentire importanti.
Ma non vorremo mica che finisca tutto qui?!
La sera, a casa dopo essersi dimenticati per un'ora (l'equivalente di due puntate di "Scrubs") di tutte le cose brutte, inciampo nel telecomando e mi appare Santoro e la sua "Annozero".
Si parla delle morti bianche: una donna che ha perso la sorella, un padre che ha perso un figlio, gli operai di torino che hanno visto i loro colleghi andare a fuoco. Racconti che sembrano uscire da una vecchia radio ma che invece sono rotti dalle lacrime di chi parla.
Poi un tizio, che non ho capito chi fosse a dire il vero, che svele una ovvia quanto agghiacciante verità: tutti quei bei merdosi che sui giornali o dai tg esprimono il cordoglio per i parenti delle vittime, che parlano di una piaga da debellare e bla, bla, bla; quanto si trattava in parlamento di legiferare per inasprire le pene contro chi non rispetta i parametri di sicurezza sui luoghi di lavoro, non solo non hanno votato a favore, ma hanno fatto in modo che questi reati siano depenalizzati.
Ovvio. Rimango per qualche minuto con gli occhi spalancati e la bocca aperta come un tonno. Siamo arrivati a questo punto. Anche la vita delle persone non ha valore se si tratta di fare soldi. In fondo lo sapevo, anzi lo sapevamo tutti.
A volte vorrei essere come la maggior parte delle persone che in questo periodo, anziché incazzarsi per queste cose si fanno venire "l'ansia da regalo".
Vabbè oggi è venerdì, ma non è cambiato molto da ieri.

giovedì 13 dicembre 2007

THE WAY TO KLAG


Galvanizzato da uno spettacolare allenamento in piscina ieri sera, in cui infilavo gozze bracciate nella piscina di Barzanò ("prendi una mela e mettila in tasca, prendi una mela e mettila in tasca"), oggi mi sono preso bene e sono andato sul sito dell'ironman austria, obiettivo principale della prossima stagione.

Un po' deluso dal fatto che sul sito della gara non c'erano foto o video di donne nude, sono andato a vedere dove dovremmo nuotare e ho scoperto questo ridente laghetto di montagna dall'acqua del colore degli occhi di Katrin Krabbe (http://en.wikipedia.org/wiki/Katrin_Krabbe). Altro che quella pozza fangosa di Candia!
L'unica menata è che sarà un giro unico e che il primo rettilineo è lungo un chilometro e mezzo!!!!!! Già m'immagino la scena: una minuscolissima boa che crescerà con una lentezza disarmante e io che rimpiangerò le mattonelle della piscina.
Già che c'ero ho dato un'occhiata anche al percorso bici e corsa e ahimé ho scoperto che in bici ci toccano due giri da 90 km e a piedi altrettanti da 20. Che palle! Così sembra che non finisca più.
C'è di buono che a piedi rassicurano sul piattume del percorso e in bici le salite sono lunghe rispettivamente poco più di un chilometro una e due chilometri e mezzo l'altra.
Però con punte del 10% eh eh eh eh eh eh eh. Pedala fesso pedala!
Giusto oggi mancano 7 mesi alla gara. Sembra un'eternità ma passeranno più in fretta di quanto si possa immaginare.
Aspettando che arrivi quanto prima la primavera faccio a pugni con l'inverno che mite che sia mi regala comunque delle belle uscitine a piedi in mezzo ad una nebbia così fitta che scoraggerebbe anche Jack lo squartatore.

lunedì 10 dicembre 2007

NUMERO 3 E' ARRIVATO A 1!

Ebbene si. L'ultimo, in ordine temporale dei teppisti che infestano casa di mia sorella oggi ha raggiunto il suo primo traguardo.
Per motivi di ordine organizzativo s'è festeggiato ieri. Nonostante una settimana intera di allenamento, la candela non voleva sapere di spegnersi e c'è voluto l'aiuto degli altri due per poter cantare "tanti auguri", ma apprezziamo lo sforzo della piccola peste. E poi la torta alla saliva non era così male.
Tanti auguri piccolo Ale!
Lo zio

venerdì 7 dicembre 2007

PAURA CHE IL DIVERSO DIVENTI ANCHE POSSIBILE



4 mesi di attesa, due ore e un quarto di coda in tangenziale, tre scatoloni di bestemmie. Sono bastate le prime tre note per dimenticarsi di tutto.
Sempre una spanna sopra tutti!

giovedì 6 dicembre 2007


Quaand l'è rüvaa nel porto de Marsiglia
l'ha cambiaa el maar cun't una tazza de Pernod
el s'è impiastraa de pagüra e meraviglia
tütt quell che gh'era ghe l'era in del paltò
Oecc de fiöö in una facia de acqua dulza
un baretèn per fà parè de vèss francees
la schèna larga cunmè l'unda che se svolza
e che la sbàtt cuntra i ricordi e'l sò paees
Ammò una volta in giir a nàula sura un puunt una furmiga che la rampèga sura èl mappamuund
ammò una volta a scapà de la sua umbrìa
per setàs giò e ciciarà con quela futugrafia
E i g'hann daa ceentmìla nomm
ma l'ünich che ghe resta
forsi l'è propi quest che...
E forsi basta mea fà una guèra
tajà cun't una forbis tütt el maar
quaand seet a cà gh'è quaicòss che te sutèra
e suta el tècc gh'è mea la Stèla Pulaar
E podet beev mila tazz de camamèla
sarà i pensee ne la butèglia del vènn biaanch
a la tempesta basta mea una scudèla
perchè l'inchiostro de ogni viagg l'è nel to' saangh
Ammò una volta senza strada nè valiis
cumè una pianta che la ne va senza i radiis
ammò una volta senza spècc retruvisuur
i ricordi adree de cursa, ma lüü che curr püssèe de luur
E i gh'hann daa ceentmila nomm
ma l'ünich che ghe resta
forsi l'è propi quest che
L'Omm de la Tempesta
E quella zinghera setàda in sö la giustra
l'era un demoni o un angel senza i aal
le' l'ha verdüü la sua man 'me 'na finestra
le' l'ha lengiüüda e l'ha vedüü quel tempural
"Nareet in giir, o furestee, per tütt el muund,
ma anca el muund de una quaj paart el finirà,
una tempesta l'è difficil de na' a scuund
resta con me e la tempesta cesserà..."
L'è püssèe facil girà el muund
ciapà pesciaad de la mia umbria
che restà che inseèma de te
e brüsà questa futugrafia,
perchè i m'hann daa ceentmila nomm
ma l'ünich che me resta
forsi l'è propi quest che:
l'Omm de la Tempesta

Davide Van De Sfroos
L'omm De La Tempesta

martedì 4 dicembre 2007

CAPELLONE??? DOTTOR CAPELLONE PREGO!

Ebbene sì. Ieri mattina il triathleta più pellerossa che c'è ha tagliato un altro traguardo. Dottore in scienze politiche.
Congratulation !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 30 novembre 2007

FLETTO I MUSCOLI E SONO NEL VUOTO



La settimana scorsa, causa la mia smisurata passione per la cucina, invito la Francy alle Torri per ammazzarci di colesterolo. Per ingannare l'attesa entro alla M*******i per fare un giro fingendomi un intellettuale disimpegnato e ne esco con l'ultimo albo del ratto. Mi accomodo su una panchina, inizio a leggere e improvvisamente mi ricordo del perchè avevo perso il vizio di leggere "Rat-Man" in luoghi pubblici. Non faccio in tempo ad arrivare a pagina 2 che sto già ridendo come un cretino, da solo e per giunta su una panchina di un centro commerciale. Potrei fare un'analisi dettagliata del fumetto, considerando l'originalità del disegno, le continue citazioni e riferimenti ai grandi albi (l'Uomo Ragno, Hulk, Superman, etc.) o a film storici.
Ma non mi va! Posso solo dire che se siete un po' depressi, magari avete avuto una brutta giornata, passate in edicola e acquistate l'ultimo (ma anche il penultimo) numero di "Rat-Man". Leggetelo senza filtri mentali ridendo della gag più stupida e apprezzando la battuta più sottile.
Poi provate a togliervi dalla faccia quel sorriso ebete che vi è rimasto attaccato

giovedì 29 novembre 2007

70.3 e poi...................................




Ieri sera mi si è riempito il cuore come una spugna. Sapevo che una volta finito un doppio olimpico, i ragazzi non sarebbero più usciti dal tunnel delle gare più lunghe. E' come una droga! Rivo e Aboffi hanno già materializzato l'idea di andare a Zurigo a fare il 70.3 (in pratica mezzo ironman) ed è un piacere dargli una mano. Ma quando ieri sera uscendo dalla piscina, giugnor mi ha detto che a Zurigo ci vuole essere anche lui e che punta alla slot per la Florida m'è spuntato il sole negli occhi. E' una vita che cerco di infilargli in quella zucca di legno che nelle lunghe distanze può fare veramente bene e il doppio olimpico di Mergozzo mi ha dato ragione. Anzi "ci" ha dato ragione perchè anche il capellone la pensava come me.



Se giugnor ad ottobre 2008 sarà a Clearwater il merito sarà tutto suo e di Ivan che lo sta facendo trottare come si deve. Ma una punta di orgoglio punzecchierà anche me.



E mentre trivan fa bollire giugnor io devo pensare al dinamico duo: Andrea (Rivo) e Alessandro (Aboffi). Lo so già che il 2009 i 70.3 diventeranno 140.6.



I know my chickens!



P.S.



caro giugnor, se non fossi alto due metri e ottanta e se non fossi sicuro che minimo minimo te la dimentichi là, ti presterei anche la sborobici, ma meglio non correre rischi.

martedì 27 novembre 2007

IGNOBILI VANDALISMI



Da un'Ansa di questi giorni, pare che dei loschi individui abbiano ignobilmente sbeffeggiato il pluritricampione italiano di triathlon sprint Risti Ivan abusando di una sua immagine esposta presso l'esercizio commerciale "Foto & foto" in via Garibaldi a Barzanò.
Il negoziante ancora in stato di shock per l'accaduto non ha rilasciato dichiarazione, mentre il Sindaco della ridente località brianzola ha dichiarato che i farabutti autori del vile gesto verranno presto consegnati alle autorità.
Il prof. Crepet nello speciale di Porta a Porta di ieri sera ha delineato un profilo psicologico dei due mentecatti autori dell'insano gesto, mentre i Ris di Parma stanno indagando sulle briciole di muffin al cioccolato rimaste sul luogo del delitto.
Nel frattempo a Barzanò è arrivato l'avvocato Taormina che ha dichiarato "so chi è il colpevole".
Certo è che oramai non c'è più rispetto per niente e nessuno.
Buona notte e buona fortuna.

venerdì 23 novembre 2007

A corrente alternata

E' passato quasi un mese dall'ultimo post e da quando promisi più attenzione al blog. Appunto!
Mi bacchetterò sulle mani da solo, ma Vostro Onore vorrei che mi fossero riconosciute le attenuanti: nell'ultimo mese ho contributo ad arricchire le tasche del sistema sanitario nazionale pubblico e privato con il conseguente impoverimento delle mie tasche e del mio umore e poi avendo solo la possibilità di scrivere dall'ufficio verrebbero fuori post zeppi di parolacce, insulti, urla e anche qualche bestemmia.
A dire il vero gli spunti per dire qualcosa c'erano, ma erano tutti polemici, mi sembrava di essere nonno Simpson che ogni due per tre scrive lettere di indignazione a chiunque.
No no no no no no no no no no non ci siamo. Ci vuole più ottimismo......................................forse

sabato 27 ottobre 2007

IMPERDONABILE DIMENTICANZA.


Mi sono dimenticato della mia consulente personale per e-bay.
Scusa Francy!!!!

giovedì 25 ottobre 2007

GHE VOREN I GARUN


Una gestazione di sei mesi, passati su internet alla ricerca di tutti i pezzi necessari ad assemblarla, il mistero mai risolto delle leve dei freni sparite nel tragitto dagli states a qui (forse il cargo avrà sorvolato il temuto "triangolo delle bermuda").
Ma adesso, come in una puntata di "Carramba che sorpresa", la sua nuova bicicletta è quiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
O mio Dio è talmente bella che ho paura ad usarla
Ovviamente da quando è arrivata ha attaccato a piovere e quindi mi accontento di passare ore e ore in garage a rimirarla.
Un ringraziamento particolare a Trivan Risti, e lui sa perchè e a John del "John's Garage" che me l'ha montata pezzo per pezzo.
E se vedrete un fulmine passare per strada...................... non sono io!
Bici nuova, bici vecchia rimango sempre un chiodo ai pedali perchè per andare forte " a ghe voren i garun!

mercoledì 24 ottobre 2007

CIELO GURGIO!!!

No no non è un errore. Volevo scrivere "cielo grigio" ma sarà il caso, sarà la dislessia ho scritto "cielo gurgio" che secondo me rende di più l'idea.
La pioggia, il freddo, gli imbecilli che si ostinano a guidare una macchina anche se imbecilli, appunto.
Ma quello che ti mette malinconia è sapere che due amici sono più tristi di te.
Tenete duro ragazzi!

venerdì 19 ottobre 2007

OOOOOOOOOOOOOOOOOPS

mi scuso con tutti quelli che hanno provato ad entrare nel sito degli amici di ndugu zangu. Il link era sbagliato, come mi ha fatto notare il solerte Ivan. Ho corretto tutto.
Sorrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrry

giovedì 18 ottobre 2007

GLI AMICI DI NDUGU ZANGU



crouch, touch, pause... engage!!!!



Io me la ricordo ancora quella sera, quando il mio vecchio e io friggevamo sul divano vedendo il baronetto far fuori con i suoi calci piazzati l'Australia, nonostante avesse contro tutto lo stadio e l'arbitro.

E adesso, dopo quattro anni ci risiamo.

Oggi, ancora più del 2003 doveva essere il mondiale di Australia e Nuova Zelanda, del loro gioco alla mano veloce e preciso. Di questi uomini asciutti e veloci che pare non si fermino mai, ma che anche sta volta hanno cozzato contro il gioco "rozzo" e fisico della vecchia Europa.

Peccato per la nostra Italia che ha visto le speranze di andare almeno ai quarti sbattere contro il palo in un calcio piazzato a 4 minuti dalla fine. Siamo sempre un po' inconcludenti nel gioco alla mano ma con un cuore grande così.
Un saluto a "testa di pietra" Zidane che è andato allo stadio appositamente per vedere l'Italia venire strapazzata dagli All Blacks. Caro testa di m...... goditi pure questa sera la finale per IL TERZO POSTO!!!!! Sportivamente parlando ovviamente.
p.s. forza Pumasssssssssssssssssssssssss

......................



Leggo sulla mia agendina:" chiamare l'osteopata, appuntamento dal dentista e ricordarsi di fare l'impegnativa per gli esami del sangue"

Firma anche tu la petizione per cancellare ottobre dal calendario!!!!

(i compleanni di detto mese verranno spostati d'ufficio a settembre................. almeno fa più caldo)

mercoledì 17 ottobre 2007

WHO CARES?


Ovvero: "chi sennefrega?" Un mese fa tg e giornali dedicavano servizi e articoli su quello che succedeva in Birmania. Quasi tutti hanno fatto finta di indignarsi come al solito, e chiamati a esprimere un giudizio su quanto accaduto hanno aperto il loro cassetto delle banalità e ce ne hanno regalata una.

Ma adesso non è più tempo di pensare a queste cose. E' iniziato il campionato, arrivano i reality, i calendari, le velini, i tronisti, i nani e le ballerine. Vaffanculo!!!!!!!!!!!!!!



L'arma più letale è l'ignoranza e l'unica difesa, di conseguenza è la conoscenza.

(Cavoli questa me la scrivo: PENNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!)

martedì 16 ottobre 2007

ASSENTE INGIUSTIFICATO!

Dopo l'ennesima cazziata per non aggiornare il blog, finalmente stamane ho trovato tempo e soprattutto voglia di scrivere.
Una piccola attenuante l'avrei anche: tre splendide settimane di ferie passate lontano dai pc in genere e vicino alla vita reale.
Rientrato al lavoro poi sono insorti piccoli problemi tecnici che mi hanno escluso dalla rete.
Poi per ultimo, ma non meno importante il mio umore, che mi ha reso espansivo come una busta di plastica. Ma di quelle blu ATM senza scritto sopra niente, che di solito galleggiano, incastrate su un ramo nel più puzzolente dei fiumiciattoli.
Ma se anche Superman nel terzo episodio della sua saga cinematografica ha avuto un attimo di smarrimenti permettendosi di girare con il suo bel costumino blu tutto sporco, potrò anche io avere un momento no.
Per cui con le toppe sul mio mantello, ecoomi sulla cima di un palazzo, pronto a ributtarmi di sotto........................ sperando di essere ancora capace di volare

giovedì 30 agosto 2007

ESODO E CONTROESODO



Italiani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vi prego, vi scongiuro la prossima estate in vacanza non ci andate. O almeno, se proprio è necessario andarci, non tornate.
Ma come è possibile che dopo una, due o addirittura tre settimane al mare, al lago, in montagna, in campagna e in collina la gente torni a casa con una piva lunga da qui a lì.
Che cosa dovrei dire io che le ferie ancora non le ho fatte?
Dovrei girare con un carro armato e sparare a tutti.
Vergogna!

martedì 28 agosto 2007



Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo. Lo sanno a memoria il diritto divino, e scordano sempre il perdono F. De Andrè - Il Testamento di Tito

http://www.kennethfoster.it/

giovedì 23 agosto 2007

due mesi e sembrano mille anni





Alle 18,35 saranno passati giusti giusti due mesi, da quando con in braccio mia nipote sono passato sotto quella grossa M con il pallino sopra e per qualche secondo il mio nome sotto.

Oggi mi hanno mandato via mail la foto dell'arrivo, io con la faccia da pesce fesso di chi non sta capendo chi, come, cosa e soprattutto perchè e chiara che resasi conto di essere in braccio ad un albero sudato mi allontana un po' schifata.

Torno indietro con la mente e il ricordo è sempre più dolce. Cazzo che giornata!!!

La sveglia alle 4, e dopo un po' i piedi nell'acqua fredda del lago di zurigo. alle 7 è un attimo e quasi 1900 otarie con gli occhialini si buttano in acqua. Una frazione a nuoto decisamente sofferta, freddo e tante correnti in acqua. La bici che non finiva mai, i crampi prima di affrontare l'ultima volta l"heartbrake hill", attaccato anche al terzo giro con spocchiosa arroganza trascinato dal casino di tutto quel pubblico, la brutta ipotesi di un ritiro, spazzata via dopo cento metri di corsa. Io arrivo alla fine!!!!

Tantissima, ma veramente tantissima gente sul percorso run, sentivo il mio nome letto da tanta gente che almeno in tre lingue diverse mi ha incitato. In quel momento, tu sei il loro piccolo eroe, non importa se arrivi primo o ultimo, hai deciso di partecipare e solo per questo gli spettatori di un ironman ti ammirano. Tante foto nella mia testa, mio papà cronometro alla mano che detta i tempi e mi cazzia perchè corro male, non cambierà mai, per fortuna. Federico che con l'entusiasmo dei suoi 6 anni mi corre dietro per farsi dare un "cinque", Gabriele che con l'entusiasmo dei suoi 38 anni corre dietro a Federico, numero 3 che per un attimo si stacca dalla tetta di mia sorella, mi guarda un po' ubriaco, accenna un sorriso e poi rincomincia a ciucciare, enzino che ad ogni passaggio mi chiede come va. Poi al km venti arrivano anche raffy e la francy, stoici, si sono ciucciati tutti quei km solo per vedere me. La forza degli amici, altro che doping. Passo di fianco al mio papi che è al telefono e a rischio squalifica me lo passa, dall'altra parte della cornetta c'è mia mamma: "tutto a posto?" "sì, sì si fa un po' di fatica". Ripasso davanti a francy e raffy: "ha chiesto ivan come mai l'ultimo giro l'hai fatto più piano". Il capellone! E' un po' malaticcio e mi sta seguendo su internet. Eh la tecnologia! Inizia l'ultimo giro, adesso un po' di fatica si sente, ma sei arrivato, a un km dalla fine un pensiero a quella stronza grazie alla quale mi ritrovo qui adesso, il mio ego svalvola. è vero cara, non mi meriti!
Sto imboccando la passerella finale, marina mi aspetta con chiara pronta a tagliare con me il traguardo, federico non c'è si è tagliato un piede e non può correre. Prendo chiara per mano mi giro e sull'arco del traguardo c'è il mio nome e a fianco il tempo. Non ci credo. Dopo l'ultimo pessimo giro in bici e sentendo i tempi della maratona ero convinto di avere sforato le 12 ore di un bel po', e invece c'è scritto 11:35, 34. A momenti svengo. Corro gli ultimi 50 metri con chiara ma, giuro non mi sono reso conto di niente, ricordo per un attimo di avere incrociato gli occhi della francy, ma la mia testa era da un'altra parte. Mi ripiglio giusto sulla linea dell'arrivo e quando realizzo cosa ho fatto caccio un urlo che neanche tarzan. Vengono fuori tutti gli ultimi otto mesi: gli allenamenti venuti bene, i dolori, quelli venuti male, i dolori, i dottori, le visite, i dolori e i dolori. Al di là dell'arrivo c'è mirco che mi aspetta. Gran parte del merito è suo. Mi ha sopportato tutto questo tempo e non potevo deluderlo, anche perchè mi aveva detto che se nel caso mi fossi fermato mi avrebbe fatto finire lui a pedate nel culo!!!
A pensarci bene la mia parte di merito è proprio poca. Per prima cosa grazie a mirco che mi ha prima convinto e poi aiutato, grazie al "coach" che mi ha raccontato il suo primo IM l'anno scorso facendomi venire l'acquolina in bocca, ai ragazzi della piscina di arcore, che mi hanno fatto capire che lo sport lo si fa per divertirsi, ad antonio che ci sopportava, a john che mi ha sistemato la bici, a robi "osso" per il sostegno morale, a michele perchè esiste, a grazia, andrea, miche, la gri e marta, stefano e sergio perchè sono amici miei, alla canzone "gift" di elisa che ho cantato per mezza maratona, a raffy che ha guidato per 800 km in una giornata solo per vedermi, a marina, lele, federico, chiara e alessandro che sono la mia famiglia, al capellone ovvero ivan risti, il mio coach, un campione nella sport ma soprattutto nella vita, ad enzino che mi ha accompagnato, si è alzato con me alle 4 e si è ciucciato tutta la gara. Non me ne vogliano gli altri e soprattutto chi mi sono dimenticato ma ci sono tre persone a cui vorrei fare un ringraziamento speciale. Uno: la francy, un'amica veramente speciale, che mi ha aiutato a rialzarmi nei momenti difficili; due: mia mamma e mio papà perchè è loro il merito di tutto il poco di buono che ho.




Piano piano

Sono passati dieci giorni e con calma e poca convinzione cerco di rimettermi in sesto. L'entità delle stigmate del ciclista hanno permesso un timido ritorno in piscina e una corsetta.
Sensazioni: fate voi! Pensate ad una parolaccia qualunque, la prima che vi viene in mente.
Un po' mi sta bene, in una settimana di stop ho sguazzato nel peccato come il principe dei vizi, bacco tabacco e ................ basta!

martedì 14 agosto 2007

Leccandomi le ferite!


Se capissi qualche cosa di matematica potrei provare ad attribuire una formula alla teoria per cui: ogni qualvolta programmo i miei allenamenti per un periodo superiore a due giorni, in una maniera o nell'altra mi devo fare male.
Smaltito lo scazzo post zurigo, enfatizzato dalla discreta prestazione di lecco, ho deciso di mettere giù un piccolo programmino fino alla gara di mergozzo del prossimo 16 settembre.
Un primo segnale me l'aveva dato il meteo, dopo mesi e mesi di siccità, per il primo allenamento in bici, ovviamente, piove!!! Pace. Si rimanda a giorni più felici (credevo io).
Domenica mattina, rotolo fuori dal letto con l'entusiasmo di una salma e dopo un lungo dibattito con me stesso, trovo l'accordo: tre ore easy e siamo tutti contenti.
Sento Enzino, ci accordiamo per trovarci a Bellagio e parto. Le gambe proprio non ne vogliono sapere, ma la partenza è sempre così.
Mulino allegramente fino al lago con "30 seconds to mars" come colonna sonora, l'MP3 adesso sceglie i "white stripes", inizia la discesina che porta a Bellagio, un cretino in moto mi supera con fare arrogante. "Ah si?" " E adesso mollami". Non faccio in tempo ad arrivare alla prima curva, l'idea di frenare giusto un pochino non mi sfiora minimamente. SBADABAMMMMMMMMMMMM.
E' un attimo. Mi ritrovo con il culo che striscia sull'asfalto, inseguendo la bici. Appena riesco a fermarmi il primo pensiero, ovviamente va alla bicicletta. Ostento indifferenza e sicurezza verso la tipa in macchina che più spaventata di me scende per sincerarsi delle mie condizioni. Appena vedo che la bici è a posto. Faccio segno che è tutto ok e riparto.
"Tutto ok una mazza!!!!!"
Arrivato a destinazione, faccio la conta dei danni: bici, tutto sommato ok, uno sbrego sul gomito, una bottarella alla spalla, ma guardando i pantaloncini ho già capito dov'è il danno maggiore. Temporeggio un cicinino, ma tanto lo so cosa mi aspetta. Appena tiro su la stoffa mi si presenta una bella pizza margherita con cipolle, capperi e peperoni. Non è tanto il dolore che provo in quel momento, ma la prospettiva di quello che proverò dopo.
Pulirmi con quello che ho nella borraccia non mi convince molto; nel frattempo è arrivato enzino. Vede il buco nei pantaloni e chiede delucidazioni. Non voglio fare la vittima e gli metto fretta. Voglio andare a casa prima possibile a farmi un bagno di disinfettante.
Tutto sommato però riesco a pedalare senza problemi e piano piano arriviamo a Onno.
Un miraggio! Nel parcheggio c'è una bianchissima ambulanza. Io ci provo. Mi avvicino timidamente, e resomi conto che dentro non c'era nessuno di malato, chiedo se gentilmente mi possono dare una ripulita alle ferite. Uno dei volontari mi guarda un po' allarmato e chiede: "e la bici?", poi scoppia a ridere e mi fa accomodare. Una bella disinfettata, km e km di bende e cerotti e riparto per casa, con un unico pensiero: chissà quando potrò rimettermi a nuotare...........
Per il momento continuo a giocare alla mummia, aspettando che la situazione torni, per lo meno nella decenza.
Un ringraziamento sincero ai volontari della Croce Rossa che molto gentilmente mi hanno medicato.

Andiamo ad incominciare


"Smithers, chi è quello?" - "E' Homer Simpson, signore. Settore 7G!"