
giovedì 30 agosto 2007
ESODO E CONTROESODO

martedì 28 agosto 2007
giovedì 23 agosto 2007
due mesi e sembrano mille anni
Oggi mi hanno mandato via mail la foto dell'arrivo, io con la faccia da pesce fesso di chi non sta capendo chi, come, cosa e soprattutto perchè e chiara che resasi conto di essere in braccio ad un albero sudato mi allontana un po' schifata.
Torno indietro con la mente e il ricordo è sempre più dolce. Cazzo che giornata!!!
La sveglia alle 4, e dopo un po' i piedi nell'acqua fredda del lago di zurigo. alle 7 è un attimo e quasi 1900 otarie con gli occhialini si buttano in acqua. Una frazione a nuoto decisamente sofferta, freddo e tante correnti in acqua. La bici che non finiva mai, i crampi prima di affrontare l'ultima volta l"heartbrake hill", attaccato anche al terzo giro con spocchiosa arroganza trascinato dal casino di tutto quel pubblico, la brutta ipotesi di un ritiro, spazzata via dopo cento metri di corsa. Io arrivo alla fine!!!!
Piano piano
Sensazioni: fate voi! Pensate ad una parolaccia qualunque, la prima che vi viene in mente.
Un po' mi sta bene, in una settimana di stop ho sguazzato nel peccato come il principe dei vizi, bacco tabacco e ................ basta!
martedì 14 agosto 2007
Leccandomi le ferite!

Smaltito lo scazzo post zurigo, enfatizzato dalla discreta prestazione di lecco, ho deciso di mettere giù un piccolo programmino fino alla gara di mergozzo del prossimo 16 settembre.
Un primo segnale me l'aveva dato il meteo, dopo mesi e mesi di siccità, per il primo allenamento in bici, ovviamente, piove!!! Pace. Si rimanda a giorni più felici (credevo io).
Domenica mattina, rotolo fuori dal letto con l'entusiasmo di una salma e dopo un lungo dibattito con me stesso, trovo l'accordo: tre ore easy e siamo tutti contenti.
Sento Enzino, ci accordiamo per trovarci a Bellagio e parto. Le gambe proprio non ne vogliono sapere, ma la partenza è sempre così.
Mulino allegramente fino al lago con "30 seconds to mars" come colonna sonora, l'MP3 adesso sceglie i "white stripes", inizia la discesina che porta a Bellagio, un cretino in moto mi supera con fare arrogante. "Ah si?" " E adesso mollami". Non faccio in tempo ad arrivare alla prima curva, l'idea di frenare giusto un pochino non mi sfiora minimamente. SBADABAMMMMMMMMMMMM.
E' un attimo. Mi ritrovo con il culo che striscia sull'asfalto, inseguendo la bici. Appena riesco a fermarmi il primo pensiero, ovviamente va alla bicicletta. Ostento indifferenza e sicurezza verso la tipa in macchina che più spaventata di me scende per sincerarsi delle mie condizioni. Appena vedo che la bici è a posto. Faccio segno che è tutto ok e riparto.
"Tutto ok una mazza!!!!!"
Arrivato a destinazione, faccio la conta dei danni: bici, tutto sommato ok, uno sbrego sul gomito, una bottarella alla spalla, ma guardando i pantaloncini ho già capito dov'è il danno maggiore. Temporeggio un cicinino, ma tanto lo so cosa mi aspetta. Appena tiro su la stoffa mi si presenta una bella pizza margherita con cipolle, capperi e peperoni. Non è tanto il dolore che provo in quel momento, ma la prospettiva di quello che proverò dopo.
Pulirmi con quello che ho nella borraccia non mi convince molto; nel frattempo è arrivato enzino. Vede il buco nei pantaloni e chiede delucidazioni. Non voglio fare la vittima e gli metto fretta. Voglio andare a casa prima possibile a farmi un bagno di disinfettante.
Tutto sommato però riesco a pedalare senza problemi e piano piano arriviamo a Onno.
Un miraggio! Nel parcheggio c'è una bianchissima ambulanza. Io ci provo. Mi avvicino timidamente, e resomi conto che dentro non c'era nessuno di malato, chiedo se gentilmente mi possono dare una ripulita alle ferite. Uno dei volontari mi guarda un po' allarmato e chiede: "e la bici?", poi scoppia a ridere e mi fa accomodare. Una bella disinfettata, km e km di bende e cerotti e riparto per casa, con un unico pensiero: chissà quando potrò rimettermi a nuotare...........
Per il momento continuo a giocare alla mummia, aspettando che la situazione torni, per lo meno nella decenza.
Un ringraziamento sincero ai volontari della Croce Rossa che molto gentilmente mi hanno medicato.