
Alle 18,35 saranno passati giusti giusti due mesi, da quando con in braccio mia nipote sono passato sotto quella grossa M con il pallino sopra e per qualche secondo il mio nome sotto.
Oggi mi hanno mandato via mail la foto dell'arrivo, io con la faccia da pesce fesso di chi non sta capendo chi, come, cosa e soprattutto perchè e chiara che resasi conto di essere in braccio ad un albero sudato mi allontana un po' schifata.
Torno indietro con la mente e il ricordo è sempre più dolce. Cazzo che giornata!!!
La sveglia alle 4, e dopo un po' i piedi nell'acqua fredda del lago di zurigo. alle 7 è un attimo e quasi 1900 otarie con gli occhialini si buttano in acqua. Una frazione a nuoto decisamente sofferta, freddo e tante correnti in acqua. La bici che non finiva mai, i crampi prima di affrontare l'ultima volta l"heartbrake hill", attaccato anche al terzo giro con spocchiosa arroganza trascinato dal casino di tutto quel pubblico, la brutta ipotesi di un ritiro, spazzata via dopo cento metri di corsa. Io arrivo alla fine!!!!
Tantissima, ma veramente tantissima gente sul percorso run, sentivo il mio nome letto da tanta gente che almeno in tre lingue diverse mi ha incitato. In quel momento, tu sei il loro piccolo eroe, non importa se arrivi primo o ultimo, hai deciso di partecipare e solo per questo gli spettatori di un ironman ti ammirano. Tante foto nella mia testa, mio papà cronometro alla mano che detta i tempi e mi cazzia perchè corro male, non cambierà mai, per fortuna. Federico che con l'entusiasmo dei suoi 6 anni mi corre dietro per farsi dare un "cinque", Gabriele che con l'entusiasmo dei suoi 38 anni corre dietro a Federico, numero 3 che per un attimo si stacca dalla tetta di mia sorella, mi guarda un po' ubriaco, accenna un sorriso e poi rincomincia a ciucciare, enzino che ad ogni passaggio mi chiede come va. Poi al km venti arrivano anche raffy e la francy, stoici, si sono ciucciati tutti quei km solo per vedere me. La forza degli amici, altro che doping. Passo di fianco al mio papi che è al telefono e a rischio squalifica me lo passa, dall'altra parte della cornetta c'è mia mamma: "tutto a posto?" "sì, sì si fa un po' di fatica". Ripasso davanti a francy e raffy: "ha chiesto ivan come mai l'ultimo giro l'hai fatto più piano". Il capellone! E' un po' malaticcio e mi sta seguendo su internet. Eh la tecnologia! Inizia l'ultimo giro, adesso un po' di fatica si sente, ma sei arrivato, a un km dalla fine un pensiero a quella stronza grazie alla quale mi ritrovo qui adesso, il mio ego svalvola. è vero cara, non mi meriti!
Sto imboccando la passerella finale, marina mi aspetta con chiara pronta a tagliare con me il traguardo, federico non c'è si è tagliato un piede e non può correre. Prendo chiara per mano mi giro e sull'arco del traguardo c'è il mio nome e a fianco il tempo. Non ci credo. Dopo l'ultimo pessimo giro in bici e sentendo i tempi della maratona ero convinto di avere sforato le 12 ore di un bel po', e invece c'è scritto 11:35, 34. A momenti svengo. Corro gli ultimi 50 metri con chiara ma, giuro non mi sono reso conto di niente, ricordo per un attimo di avere incrociato gli occhi della francy, ma la mia testa era da un'altra parte. Mi ripiglio giusto sulla linea dell'arrivo e quando realizzo cosa ho fatto caccio un urlo che neanche tarzan. Vengono fuori tutti gli ultimi otto mesi: gli allenamenti venuti bene, i dolori, quelli venuti male, i dolori, i dottori, le visite, i dolori e i dolori. Al di là dell'arrivo c'è mirco che mi aspetta. Gran parte del merito è suo. Mi ha sopportato tutto questo tempo e non potevo deluderlo, anche perchè mi aveva detto che se nel caso mi fossi fermato mi avrebbe fatto finire lui a pedate nel culo!!!
A pensarci bene la mia parte di merito è proprio poca. Per prima cosa grazie a mirco che mi ha prima convinto e poi aiutato, grazie al "coach" che mi ha raccontato il suo primo IM l'anno scorso facendomi venire l'acquolina in bocca, ai ragazzi della piscina di arcore, che mi hanno fatto capire che lo sport lo si fa per divertirsi, ad antonio che ci sopportava, a john che mi ha sistemato la bici, a robi "osso" per il sostegno morale, a michele perchè esiste, a grazia, andrea, miche, la gri e marta, stefano e sergio perchè sono amici miei, alla canzone "gift" di elisa che ho cantato per mezza maratona, a raffy che ha guidato per 800 km in una giornata solo per vedermi, a marina, lele, federico, chiara e alessandro che sono la mia famiglia, al capellone ovvero ivan risti, il mio coach, un campione nella sport ma soprattutto nella vita, ad enzino che mi ha accompagnato, si è alzato con me alle 4 e si è ciucciato tutta la gara. Non me ne vogliano gli altri e soprattutto chi mi sono dimenticato ma ci sono tre persone a cui vorrei fare un ringraziamento speciale. Uno: la francy, un'amica veramente speciale, che mi ha aiutato a rialzarmi nei momenti difficili; due: mia mamma e mio papà perchè è loro il merito di tutto il poco di buono che ho.
2 commenti:
Sai che non mi sfugge niente! Google trova tutto... non passi inosservato!!
;-))
Non ho capito qual è il mio merito in questa tua impresa, ma ti ringrazio del grazie, prego...
Beh,che dire...quello che hai fatto in questa giornata ed in questo anno di dure prove è qualcosa di UNICO. Grazie a te...davvero....GRAZIE A TE PER TUTTO!
Francy
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