martedì 5 febbraio 2008

UN UOMO ALLA DERIVA



Dopo tre abbondanti settimane di delirio passate a trasarmi, ho trovato gli ultimi brandelli di decenza rimasti e ho deciso di riprovare, per quel poco che mi riesce a rimettermi in carreggiata. Più che altro per rispetto nei confronti di chi mi ha aiutato negli ultimi cinque mesi e poi perchè buttare tutto nel cesso, prima di sapere cosa e perchè sarebbe stupido. Il riposo non ha giovato e solo qualcuno di competente e un esame accurato mi diranno se quello che ho è un fastidio, una cosa grave o una vacanza di due settimane in micronesia. Per cui: zaino in spalla e pronti a faticare. A dire il vero la piscina non l'ho mai mollata veramente, se no riprendere sarebbe stato un autentico disastro, ma oggi ho provato a correre dopo due settimane e mezzo. Dopo 50 metri mi sentivo in paradiso, dopo 500 ero prossimo al collasso. I primi venti minuti li ho passati a rendermi conto quale organo sarebbe esploso per primo. Il cardio gemeva disperato tentando di riportarmi a livelli più accettabili. Ovviamente l'umore piano piano scivolava sotto le suole. Pronto a fare testamento, per fortuna dopo un po' il fisico si è ricordato di trascorsi sportivi accettabili e ha fatto quasi pace con il cervello. Le gambe hanno deciso di mulinare un po' e il ritorno è stato quanto meno accettabile. Alla fine è uscita un'oretta scarsa a 4 e dieci al chilometro, contando la partenza a ritmo funebre non dovrei nemmeno essere così disperato. Si tratta di tenere duro almeno una settimana. Lunedì forse saprò se abbiamo ragione io e internet, oppure il dottor House. Stay tuned!

3 commenti:

Frà ha detto...

Ozzy, eri l'unico a dubitare che saresti risorto.
In attesa di conoscere il verdetto di lunedì...complimentiiii per la tua corsa di inizio!
TVB

ivan ha detto...

Bravo... i veri atleti sanno usare la testa per allenarsi e continuare anche nei momenti difficili.

motoretta ha detto...

voi due siete per me siete come le ciambelle per homer simpson